Giovanni Scanagatta: “Sconfiggere la povertà per costruire la pace”

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Mercoledì 29 Gennaio 2014 16:29

Roma – 1. Scopo delle presenti note è di fare una riflessione sul tema della povertà e sull’impegno dei cristiani per il suo superamento, per attualizzare il grande comandamento evangelico della fratellanza e dell’amore verso il prossimo. Le note si articolano nel modo seguente. Dopo brevi riflessioni sul peso attuale della povertà nel mondo, si analizzano tre documenti magisteriali sul tema della povertà e, precisamente, il messaggio per la giornata mondiale della pace di Benedetto XVI del 2009; l’Esortazione apostolica di Papa Francesco Evangelii gaudium; il messaggio per la giornata mondiale della pace del 2014 di Papa Francesco. Segue infine una breve presentazione di due iniziative dell’Ucid per fronteggiare la povertà e la mancanza di lavoro per i giovani nel nostro Paese.

2. Attualmente nel mondo esiste circa un miliardo di poveri che rischiano tutti i giorni di morire di fame. Si tratta di un settimo della popolazione mondiale. Ma abbiamo a che fare non solo con questa povertà che definirei esterna, ma anche con la povertà interna che vediamo nel nostro Paese sviluppato. Come si legge nell’ultimo Bollettino economico della Banca d’Italia, nel nostro Paese un abitante su sei vive con 640 euro al mese, quindi al di sotto della soglia di povertà. Questo fenomeno si è accentuato con la globalizzazione, che ha visto la polarizzazione dei redditi verso la fascia alta e verso quella bassa, con l’assottigliarsi della fascia dei redditi medi. La fascia dei redditi medi perde perché molti cadono nella fascia bassa e altri si spostano nella fascia alta. Questo è lo scenario che abbiamo di fronte con l’aumento dei poveri nel nostro Paese. Leggi tutto “Giovanni Scanagatta: “Sconfiggere la povertà per costruire la pace””

Gioia Tauro, la Calabria. Laboratorio per un nuovo modello di sviluppo

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Domenica 19 Gennaio 2014 14:56

Lamezia Terme – *Il Governo  Italiano ha deciso che le armi chimiche di Assad passeranno per il Porto di Gioia Tauro   dove verranno effettuate  le operazioni di trasbordo dell’arsenale siriano dal cargo danese o norvegese all’americana Cape Ray. Il Governo Italiano ha scelto la Calabria, senza informare i calabresi. Le legittime proteste sono cronaca di queste ore.  La chiesa calabrese,  attraverso i suoi Vescovi ha dichiarato «è giunto il momento di riservare alla Calabria quella attenzione non più procrastinabile per i suoi annosi problemi. I calabresi non possono più sopportare che la gestione del quotidiano sia sempre e solo emergenziale». Leggi tutto “Gioia Tauro, la Calabria. Laboratorio per un nuovo modello di sviluppo”

Enzo Romeo: “Insieme contro la crisi”

Mercoledì 15 Gennaio 2014 11:09

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Lamezia Terme – Mettersi insieme. Quasi una password in tempi di crisi. Se camminiamo da soli e in ordine sparso facciamo fatica ad andare avanti, se invece formiamo una catena possiamo avanzare con qualche speranza, anche quando il sentiero diventa impervio e si inoltra tra forre paurose. Vogliamo ricordare le prime comunità cristiane? “Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno” (Atti 2, 44-45). Una regola che vale anche in economia, sebbene sia stata spesso travisata. In fondo anche il comunismo è stato il tentativo di realizzare l’ideale del tutti per uno. Solo che ha commesso l’errore di sacrificare l’individuo – la persona – sull’altare della collettività, parola che presto fu adoperata per nascondere un termine molto più crudo: dittatura. Eppure non si può non guardare con rispetto, e perfino con simpatia, a quei tentativi di creare forme di società solidale che si sono susseguite nell’ultimo secolo. Compiono giusto cent’anni, ad esempio, i kibbutz, espressione della forza morale del popolo israeliano, proteso verso la riconquista della patria promessa. Villaggi-fattoria dove si lavorava e si faceva cassa comune, perché tutte le energie dovevano convergere verso un unico più alto obiettivo, quello di far risorgere la nazione ebraica. Esperienze simili non sono mancate neppure in ambito cristiano: basti ricordare Nomadelfia, la città dove “la fraternità è legge”, fondata da don Zeno Saltini nel dopoguerra e ancora attiva nelle campagne di Grosseto. Lì si condivide tutto, non solo il denaro e i beni materiali ma perfino l’educazione dei figli. Leggi tutto “Enzo Romeo: “Insieme contro la crisi””

Mons. Toso alla Scuola di Pace di Frate Jacopa – Un contributo all’Economia di Pace

http://ilcantico.fratejacopa.net/fraternita-fondamento-e-via-per-la-pace/ 09/01/2014 Presentazione del Messaggio del Santo Padre per la 47ª Giornata Mondiale della Pace Scuola di Pace (Roma, Casa Frate Jacopa, 3-5 gennaio 2014) S.E. Mons. Mario Toso, Segretario del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace

A. VALENZA PASTORALE E CULTURALE DEL MESSAGGIO
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1. Fraternità, criterio ermeneutico e principio architettonico Con il suo primo Messaggio per la giornata mondiale della pace, papa Francesco interviene sul tema con un apporto decisivo e aggiornato. I suoi predecessori avevano via via equiparata la pace allo sviluppo integrale (cf Paolo VI, Populorum progressio, n. 87); essa è stata poi considerata frutto della solidarietà (cf Giovanni Paolo II, Sollicitudo rei socialis, n. 39), e di un amore pieno di verità (cf Benedetto XVI, Caritas in veritate). Papa Francesco ripercorre la strada in parte già indicata nel Messaggio del 1971 di Paolo VI, dove si afferma che la fraternità è la pace e che quest’ultima risulta essere la grande celebrazione della prima.1 L’attuale pontefice indica la fraternità come il fondamento antropologico ed etico della pace ed insieme sua via di realizzazione, nel senso che, oltre ad essere un criterio ermeneutico dell’esistenza umana e della storia, la fraternità è criterio progettuale e prassico per la costruzione di una società più giusta, più inclusiva, più pacifica. La fraternità − prosegue papa Francesco −, connota e struttura la relazionalità delle persone, nonché la loro tensione morale al compimento umano. Leggi tutto “Mons. Toso alla Scuola di Pace di Frate Jacopa – Un contributo all’Economia di Pace”

Lamezia: Economia di Pace, ne discutiamo con Marco Contardi

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Mercoledì 08 Gennaio 2014 12:54

Lamezia Terme – L’esperto di economia di sviluppo del territorio, Marco Contardi, che lavora tra Italia e Brasile, parla della sua idea in merito al tema dell’Economia di pace. L’economista Contardi, che per lavoro supporta e assiste chi è incaricato di promuovere lo sviluppo e si confronta con le difficoltà derivanti dall’incapacità degli agenti pubblici di identificare, proporre e realizzare politiche efficaci e impattanti, dichiara che nella sua esperienza ha “progressivamente appreso la rilevanza del coinvolgimento e del ruolo del settore privato e della società civile organizzata, per cui la visione ”economia di pace” può rappresentare una  opportunità nuova per introdurre un concetto di sussidiarietà proprio della Dottrina Sociale della Chiesa,  promuovendo una forte collaborazione tra agenti pubblici,  imprese private ed il terzo settore i a servizio del bene comune”. Leggi tutto “Lamezia: Economia di Pace, ne discutiamo con Marco Contardi”

Lamezia: Oreste Bazzichi “Dibattito sull’economia di pace”

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Martedì 07 Gennaio 2014 10:07

Lamezia Terme – L’articolo di Nelida Ancora, apparso sul “Lametino” del 4 gennaio scorso dal titolo “La speranza del futuro: l’economia di Pace”, non poteva lasciare indifferente un teologo sociale di ispirazione francescana, come sono solito definirmi. D’altra parte, il richiamo al Messaggio di Capodanno di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace, rafforza la mia idea che l’economia di pace, come l’ha caratterizzata Nelida Ancora, aprendo il dibattito sull’argomento, è una proposta che riassume molti valori universali e di sempre: la pace, un bene irrinunciabile che si innesta nell’uomo e nella società, creando un legame tra natura e cultura. “Pace e Bene”: il saluto francescano, che in un momento così difficile per l’Italia e per il mondo può darci lo spirito e l’opportunità di ricostruire una società più umana, più autentica e costruttiva. Per riproporci quella sobrietà nel vivere, quello spirito della fraternità e della reciprocità, che donano la vera felicità, educando tutto l’uomo – corpo ed anima – ad uno stile di vita in armonia con il nostro essere e con l’universo. Per ricordarci che il superfluo – il “dispendio” come lo definisce il sociologo francese Bataille – è un falso benessere che induce a consumare e poi ancora a consumare incessantemente, immergendoci in inutili possessi che ci tolgono la libertà, la bellezza e la gioia dell’esistere: i tre concetti che costituiscono, per S. Francesco, la “perfetta letizia”, e che noi abbiamo perso per strada. A ben guardare, quattro sono le modernità fondamentali insite nell’economia di pace e che S. Francesco, il santo globale, più d’ogni altro, ci suggerisce. La prima è quella di avere dato l’avvio ad un linguaggio d’impegno socio-economico, che poi i suoi frati hanno portato avanti, contribuendo alla nascita di un modello sociale fondato sulla dignità della persona, sulla sussidiarietà, sulla solidarietà e il bene comune (comunione, condivisione, uguaglianza nella diversità). Un tale sistema di organizzazione sociale fu favorito, oltre che dall’azione teorico-pratica dei francescani, anche dal momento storico, con l’emergere delle città-stato e l’imporsi della vita comunitaria nei territori come centri del “bene vivere” e della “civitas christiana”. Leggi tutto “Lamezia: Oreste Bazzichi “Dibattito sull’economia di pace””

La speranza del futuro, economia di Pace

http://www.lametino.it/Cultura/la-speranza-del-futuro-economia-di-pace.html

Sabato 04 Gennaio 2014 09:20

Lamezia Terme – Il 1° gennaio 2014, in occasione della 47a Giornata Mondiale per la Pace, all’Angelus, Papa Francesco ha richiamato il tema del messaggio:“Fraternità, fondamento e via per la pace”. In questo messaggio parole che servono anche a noi, comunità Lametina, per riflettere e prendere spunto sulla rotta da seguire per “uscire” dalla confusione, fragilità istituzionale e comunitaria che ci accompagna da tempo, e non solo a livello locale, confusione e fragilità attraversano da molto tempo il nostro Paese. Uscire per costruire insieme, in modo “responsabile”, un futuro di “speranza e fiducia”, partendo dalla “certezza del lavoro”, rappresenta la priorità che noi vogliamo perseguire. Una priorità riconosciuta da molti, ma quale è il cammino da intraprendere?

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Lamezia: Augurio di Natale del vescovo Cantafora alla città

Domenica 22 Dicembre 2013 09:10

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Lamezia Terme – “Il presepe è una scuola di vita per le famiglie”, che ci insegna che “il segreto della gioia non è nel possedere ma nel sentirsi amati gratuitamente dal Signore, nel donarsi vicendevolmente e nel volersi bene”.  L’immagine della famiglia di Nazareth, famiglia “disagiata come tante famiglie calabresi e al tempo stesso piena di gioia”, è stata proposta dal Vescovo di Lamezia Terme S.E. Mons. Luigi Antonio Cantafora nel tradizionale scambio di auguri con la città in occasione delle festività natalizie tenutosi ieri sera nel salone dell’Episcopio. Leggi tutto “Lamezia: Augurio di Natale del vescovo Cantafora alla città”