Da “Il Corriere della Sera” di venerdì 15 luglio 2011 – Pag. 10
L`analisi sull`«irrilevanza» dovuta alla diaspora in politica Dal Vaticano spinta ai cattolici per un partito d`ispirazione cristiana L`invito del vescovo Toso: in platea Bonanni, Fioroni e Pisanu CITTA DEL VATICANO – Finita la Dc, la «diaspora» dei cattolici in politica è diventata un dato di fatto. «Un dogma», buttano lì in sala, e non in senso positivo. Ma ora, attenzione, è finita anche questa fase: tra le «condizioni» per formare la «nuova generazione di politici cattolici> auspicata dal Papa, c`è «il superamento dell`ideologia della diaspora». E il vescovo Mario Toso, salesiano assai vicino al segretario di Stato vaticano e confratello Tarcisio Bertone, nonché presidente del pontificio consiglio Giustizia e pace, alza lo sguardo: si tratta di superare anche «il convincimento velleitario» che basti
Non basta, come dimostra l`«irrilevanza» dei cattolici «disseminati in varie aggregazioni partitiche». Serve piuttosto una «unione morale esterna» che «si concretizzi in alleanze trasversali o in partiti di ispirazione cristiana». Del resto «se non si riesce a riformarli», i partiti, «bisogna pensare a qualcosa d`altro».
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